Ogni tanto sbircio nella cosiddetta edizione estesa, che mi piace molto di più rispetto alla trasmissione ufficiale condotta da Marcuzzi. Là è tutto forzato in modo di fare più spettacolo possibile. L’edizione estesa invece semplicemente registra le varie situazioni, in modo abbastanza dettagliato e qui puoi vedere una disputa dall’inizio alla fine. Così uno che guarda riesce a capire i personaggi molto meglio. Ieri c’erano molti chiarimenti tra i vari personaggi; si vede che la fine si avvicina e tutti vorrebbero evitare di essere nominati. Il dialogo più coinvolgente era quello tra Jonathan e Franco. Un’ora dopo, Jonathan mi ha chiesto cosa ne penso a proposito. Segue il nostro colloquio.
– Ci sediamo qualche minuto insieme? Mi piacerebbe sapere come hai visto tu il mio chiarimento con Franco.
– Non dubito nella veridicità dei fatti che hai esposto, e secondo la tua misura l’ovvio vincitore, per te, sei tu.
– Non capisco. Voi dire che gli altri potevano avere un’altra impressione.
– Credi che tutti pensino che tu hai vinto, ma forse non tutti condividono i ragionamenti.
– Ma hai detto tu che i miei ragionamenti erano impeccabili.
– Cerco di spiegarmi. Tu valuti il mondo con le tue misure che, secondo me, non tengono sempre conto della realtà. Tu idealizzi il mondo e dentro quello ti senti puro. Ma l’etica non è proprio la matematica; ci sono gli aspetti che si possono discutere e comprendere nei vari modi. La circostanza imposta in tuo modo fa male a te stesso, ecco perché ritengo che la partita di poco fa non l’hai giocata molto bene.
– Capperi! Non riesco a seguirti.
– Faccio esempio: gli hai detto che non ti aspettavi una scorrettezza da un pugile cresciuto per strada. Questo a me dice che tu non vedi la realtà così com’è. Che hai guardato troppi film dove gli eroi sono super corretti, non fanno mai le cose brutte e alla fine, con la faccia pulita, vincono sempre. La quotidianità è diversa. Uno cresciuto per strada, per sopravvivere deve restituire il colpo quando lo riceve. Ma il colpo che prende comunque fa male, perciò impara a reagire in anticipo: appena pensa che potrebbe partire una botta lui l’anticipa. E non sempre valuta bene. Perciò, per definizione un pugile di strada è scorretto, e tu pensi diversamente.
– Capisco che vuoi dire… Forse comincio ad afferrare.
– C’è anche un altro aspetto. Finita la vostra discussione gli hai dato una mano e hai detto: non è successo niente, amici come prima. Forse tu riesci a interpretare così l’evento, ma Franco no! Gli hai mostrato le sue inconsistenze e non congruenze. Lui dentro di sé sa che tu hai ragione, ma questo non gli piace perché lai preso in castagne. A nessuno piace essere sbugiardato. Secondo me, nei prossimi giorni cercherà di comportarsi in modo abituale con te, ma dentro di sé ti vedrà con meno amore. Per puro amore della verità, ti sei fatto un mezzo nemico. Non hai guadagnato niente, tranne una conferma della tua superiorità morale. Vale la pena?
– Sai, io sono educato in certo modo e faccio fatica a comportarmi diversamente. Sono molto istintivo e dico quello che penso.
– Capisco, ma dovresti, forse, pensare un po’ di più anche sugli altri aspetti. Tu hai messo a posto tutti i puzzle ed il quadro corrispondeva a quello che ti aspettavi. Ma non ti sei posto la domanda sulla motivazione di Franco: perché è stato sleale con me? Cosa ha guadagnato? Si è comportato così perché non mi vuole bene? Vuole davvero buttarmi fuori? Ci sono decine di domande da porsi. Franco ti ha dato il suo motivo. Può essere creduto o meno, ma a me sembrava abbastanza plausibile. Secondo te doveva votare Francesca, ma è quasi intrinseco che lei va dentro le nomination. Perciò se vota te, e capita che qualcun altro ha la stessa idea, lui potrebbe rimanere fuori dai giochi. Come potevi capire, lui ci tiene ad essere il vincitore di questa edizione, come anche la maggior parte degli altri partecipanti.
– Credimi, a me non importa, per niente!
– Io ti credo, ma sei in minoranza, forse l’unico che pensa così. Permettimi di tornare sul tema. L’ultimo aspetto che volevo farti notare è la tua insistenza. Se avevi già deciso di chiarirsi con lui dovevi prevedere come andranno le cose ed essere pronto per la conclusione insoddisfacente per te: che lui non è d’accordo con te. Quando hai capito come stanno le cose sei diventato ripetitivo: hai iniziato a ripetere le frasi ed i concetti già espressi, diluendoli in quel modo. Hai dato l’ulteriore spettacolo innervosendoti. Te ne sei accorto che tutti erano attorno ed ascoltavano.
– All’avvio c’era soltanto Federica, ma dopo sono arrivati tutti. Mi ci è voluto un po’ di tempo per capire questo e non mi faceva piacere, ma non sapevo cosa fare.
– Va bene. Jonathan, penso di averti detto quello che avevo da dire. Ho fame e vado a mangiare. Ciao!
– Ciao a te!