Soldi e risate

Il riso ed il pianto sono due attività liberatorie per la nostra anima. Il primo rafforza i polmoni ed i muscoli del viso, regalandoci l’aspetto più giovanile, mentre il secondo pulisce i canali oculari. Il primo è più piacevole e più benefico e per questo che lo preferisco. Con tanti esercizi spirituali, soprattutto tantrici, sono riuscito ad acquistare la capacità di scegliere se ridere o piangere per un evento. Scusate, ovviamente scherzavo con tutta questa parte filosofica e mistica. Semplicemente se dice che in certe occasioni non sappiamo se ridere o piangere. L’evento a volte è talmente brutto che ha degli elementi inverosimili che lo sposta nella zona delle barzellette che spesso si basano sugli equivoci e le assurdità. Ma da dove mi viene tutto questo pensiero?

Mi riferisco soprattutto, ma non soltanto, ai nostri politici e alle vicende legate a loro. L’ultimo piatto forte, diffuso e discusso da tutti i media, sono gli aiuti che ci dà l’Unione Europea per tirarci fuori dalla marmellata covidiana (sembra cognome da un grande pensatore). Dopo una fantastica prestazione dei nostri rappresentanti governativi e dopo una loro instancabile ed eroicissima battaglia all’ultimo sangue, sono riusciti ad avere 80 miliardi di euro a fondo perduto. I soldi regalati, gratuiti, che non rientrano e non allargano il nostro enorme debito pubblico. Dai ragazzi, 80 miliardi sono i soldini. C’è qualcuno che non è d’accordo? No, ma soldi gratuiti mettono d’accordo tutti. C’è invece qualcuno che legge le carte ed ha scoperto che noi, per prelevare quelli 80 miliardi, prima dobbiamo versare 59!? Tu mi dai 59 e io ti do 80. La cosa strana, ma le burocrazie sono così. Comunque, comprare 80 cucuzze pagandole 59 è sempre un buon affare. Però non dirmi che hai guadagnato 80, mentre in tasca ti sei messo soltanto 21. Dici le bugie. O forse no?

In effetti, dopo aver versato loro ci danno 80; quello che sostengono i nostri politici e io media che sono a loro servizio. Non è una bugia, ma una mezza verità. Si tralascia la parte molto importante che notevolmente cambia il numero. E lo fanno a posta, per presentarsi meglio di come sono. Per me sono impresentabili. E per me sono anche i bugiardi. In ogni loro discorso la parola prevalente e “io”, seguita subito da “noi”; devo dare la visibilità anche al loro partito perché remano tutti soltanto per loro. Quando sento dire che lavorano e pensano a noi Italiani, mi viene l’urticaria, ma di quelle forti. Tutti a casa! Problema è quando arrivano quelli dopo, saranno ancora peggio, e così ogni cambio della classe politica ci tira sempre più verso il fondo. Anche noi Italiani ci diamo da fare a proposito.

Devo ammettere che anche io spesso penso ai soldi. Ultimamente mi sono avvicinato al Forex che è un nome internazionale per il commercio delle valute. In effetti ti danno la possibilità di commerciare anche con molte altre cose, le azioni delle società quotate in borsa, gli indici delle borse mondiali, le materie prime e così via. La mia decisione è di occuparmi soltanto delle valute; non mi piace allargarsi troppo. Se si entra in questo campo finanziario bisogna imparare delle cose e tenersi informati su certi eventi. Già così faccio fatica e se mi allargo anche agli altri prodotti finanziari divento matto. Ci sono dei curiosi tra di voi che mi chiederanno se riesco a guadagnare qualcosa. La risposta è sì, ma per essere sincero, per adesso commercio sul conto dimostrativo, cioè con i soldi virtuali. Il sito che mi ha indirizzato sul Forex consiglia almeno 3 mesi di trading virtuale, ma anche di più. All’inizio mi andava molto bene, e dopo un mese mi sentivo un leone. Ho iniziato a spingere di più e l’allarme è arrivato subito, insieme alle perdite, così sono tornato sui passi più prudenti. C’è la tentazione di strafare, di guadagnare molto, ma così cresce il rischio e alla fine non conviene.
Torniamo a noi, alle risate. Volevo mettere qualche barzelletta, ma ultimamente ne ho sentite poche e sono quasi esclusivamente legate alla pandemia. Visto che girano sulle reti sociali e le vedono tutti, è inutile che io le ripeto qui. Delle altre, non ci sono. Uno dei motivi è che la mia vita sociale in questo periodo è diventata praticamente nulla. Lavoro da casa e non vado in ufficio. I colleghi non si vedono e non si scambiano le battute sentite in giro. Quello che mi manca di più sono le discussioni sul calcio. Da quando il campionato è ripartito, è tutto molto triste: niente pubblico e niente sfotti con gli avversari. La cosa peggiore che la Juve ha vinto ancora. Cioè, il campionato non esiste da nove anni, perché all’inizio si sa già come finisce. In questa continuazione anomala, la Juve ha provato a darci un po’ di speranza, ma gli altri non volevano a guastare la festa della Signora. Perciò, alla fine direi due cose: facciamoci due risate e possibilmente anche tanti soldi.